Description

[Extrait]
Mediterraneo: il mare di Eugenio Montale

La raccolta “Ossi di seppia” è suddivisa al suo interno in altre quattro sezioni: “Movimenti”, “Ossi di seppia”, “Mediterraneo” e “Meriggi e ombre”. La terza sezione, “Mediterraneo”, si distacca da quelli che sono i criteri che Montale ha utilizzato nel sistemare la sua raccolta d’esordio: si tratta infatti di una sezione contenente nove componimenti che sono fusi unitariamente in un unico poemetto. Le prime quattro poesie cantano del poeta che si sente affine al mare che viene inteso come un oggetto di fecondità; ma il quinto componimento rappresenta un punto di svolta perché il poeta lascia la fecondità dell’acqua marina ed entra in contatto con l’aridità della terra. Infine, gli ultimi quattro componimenti, sono poesie di terra e dense di malinconia per il suo Mediterraneo.
L’opposizione tra mare e terra, fecondità e aridità, è tangibile in tutta la sezione: il Mediterraneo è quindi un simbolo di una vita che genera vita, di un continuo ribollire e un continuo rimescolarsi e che si discosta dalla distesa di sassi che invade la terra.

Nella seconda poesia di Mediterraneo dal titolo “Antico, sono ubriacato dalla voce”, Montale ricorda la voce del mare che lo ha nutrito nelle sue estati infantili al punto di essersene inebriato: seduto sulla riva, il poeta guarda e contempla l’immensità della distesa di acqua salata che è insieme fissa e in movimento, che crea e che distrugge.

Come allora oggi in tua presenza impietro,
mare, ma non piú degno
mi credo del solenne ammonimento
del tuo respiro.

Quel Mediterraneo che era stato per lui fonte di sgombero della mente, rivolge un solenne ammonimento al poeta che riflette e si rende conto che così come il mare è agitato da tante onde che ogni volta sono sempre diverse l’una dall’altra, anche l’animo umano è composto da mille sfaccettature e il cuore è percorso da infiniti moti che tendono a creare subbuglio alla creatura vivente. L’ammonimento serve al poeta per comprendere che bisogna attingere dalla pienezza della vita senza tradire la propria indole e il proprio essere; bisogna conservare l’integrità dell’io e liberarsi da tutto ciò che risulta inutile e superfluo.

Titre

Mediterraneo. Il mare negli Ossi di seppia di Montale

Éditeur

Libero pensiero [Revue critique en ligne]

Date

2/7/2019

Langue

Sujet

Ossi di seppia, Montale, Méditerranée

Droits

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