Il Rio dei Mendicanti

Description

“Il dipinto, insieme a Il Canal Grande da Palazzo Balbi a Rialto fu acquistato dal Comune di Venezia nel 1983. Capolavori giovanili di Canaletto, in origine entrambi facevano parte di una serie di quattro opere, proprietà dei Principi di Liechtenstein a Vienna (gli altri due sono oggi al museo Thyssen-Bornemisza di Madrid). Questo gruppo costituisce il più alto raggiungimento della fase giovanile del pittore.
Al consueto repertorio vedutistico, incentrato attorno alla Piazza di San Marco, Canaletto aggiunge riprese inedite, dedicate tanto al Canal Grande quanto agli angoli meno noti di Venezia. È il caso del Rio dei Mendicanti dove l’artista raffigura una zona popolare, descritta in tutta la sua plebea bellezza. L’intonazione del colore si fa qui meno contrastata, a presagire la luminosità di opere risalenti alla seconda metà degli anni venti, mentre le macchiette perdono in parte le forzature che si notano nei suoi primi lavori e vengono descritte con maggiore accuratezza; anche la loro importanza nel contesto dell’opera diviene più evidente, date le maggiori e più corrette dimensioni nel rapporto con le architetture.”

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“[…] Le Rio dei Mendicanti, de la Ca’ Rezzonico, qui marque, à nos yeux, un nouveau pas en avant dans l’évolution du style de Canaletto. La couleur, en effet, s’éclaircit davantage […]. Les macchiette, dont le format est proportionné aux architectures, apparaissent toutes parfaitement identifiables, tant dans leurs habits que dans leurs gestes: on reconnait la femme du peuple au balcon, les ouvriers qui mettent à l’eau la gondole devant le chantier, le noble coiffé d’une perruque sous le dais d’une gondole conduite par un rameur vêtu d’une élégante livrée jaune et bleue, le vieux mendiant qui, peu respectueusement, urine sur le pilier de la façade de l’église San Lazzaro, les trois personnages qui se sont arrêtés sur le quai pour discuter et, enfin, au fond, les pêcheurs qui vendent le produit de leur pêche après avoir accroché leurs filets au mur pour qu’ils se sèchent au soleil.”

Filippo Pedrocco, Vues de Venise. De Carpaccio à Canaletto, Citadelles & Mazenod, Paris 2002, pp. 80-81.