Description

[Extrait]
Il cinema oltre alla funzione di strumento di svago, d’espressione artistica e di autorappresentazione sociale, svolge quella di spinta motivazionale del viaggiatore. Infatti, il viaggiatore sovente si muove e sceglie gli itinerari da percorrere non per l’attrattività dei luoghi in cui intende recarsi, ma per lo più per l’immagine che di essi si è costruito, anche attraverso le rappresentazioni cinematografiche. Un’immagine composta da un insieme articolato di altre immagini che al viaggiatore provengono da diverse fonti, oltre che dal cinema, dalla lettura di libri, dai racconti di amici, da guide specializzate, da fotografie. Queste immagini orientano verso una località piuttosto che un’altra. Il cinema assume anche il ruolo di narratore e di interprete dei luoghi, ed esaltandone i tratti caratteristici giunge perfino a costruirne l’immagine e l’identità. Propone, dei luoghi rappresentati, spesso un’immagine fortemente attrattiva, di luoghi incantevoli, ma a volte, invero, frutto di ingannevole attività di marketing territoriale: infatti, scriveva Baudrillard (1996, p.34), le immagini “possono essere caratterizzate da autenticità o da mistificazione” (Nicosia, 2012, p.55). Ma non sempre l’immagine costruita dal cinema contribuisce al successo dei luoghi interessati. E’ stato spesso il caso della Sicilia. L’Isola molte volte è stata rappresentata e identificata con gente ombrosa e violenta, con donne in lutto, con uomini ammazzati riversi per terra, e tali forti immagini hanno reso incancellabile lo stereotipo di una Sicilia violenta.

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Titre

La rappresentazione della Sicilia nella letteratura e nel cinema tra miti, finzioni e realtà.

Date

2017

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Source

disum.unict.it
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