Description

[Extrait]
Nella sua opera d’esordio Mediterraneo. Un nuovo breviario, Predrag Matvejevićscriveva che il continuo movimento del mare tenderebbe a ridisegnare di volta in volta i confini e a rendere per tale motivo meno certa la loro posizione.Nondimeno, l’essere circondati dal mare pone di per sé l’idea di un limite netto e ben stabilito, in quanto geograficamente posto. L’atteggiamento nei confronti di tale demarcazione, dunque, potrebbe portare a considerare i margini quale limes che possa riparare dall’incerto e dal nemico, in quanto capace di fornire una delimitazione fisicamente stabilita e predefinita (e perciò difficilmente revocabile). D’altro canto, si potrebbero percepire tali confini come assenti a causa del loro essere così aperti, e quindi capaci di offrire condizioni più favorevoli per la con-quista da parte di ipotetici invasori (portatori di guerre e povertà), agevolando nel tempo un sentimento di insicurezza e indifferenza nei riguardi del mare. Questo aspetto è stato trattato nelle pagine di Leonardo Sciascia come fattore primario di un’insicurezza caratteriale attribuita al popolo siciliano. Al contempo, la capacità del mare di circoscrivere l’appartenenza territoriale (e culturale) in maniera così netta potrebbe definire le personalità e le identità isolane e rendere riconoscibili tanto gli elementi inclusi quanto quelli esclusi. Tuttavia, per con-durre in maniera più completa l’analisi della presa di coscienza di un confine si dovrebbe considerare nello stesso frangente questo ipotetico sentimento di divi-sione come condizione che evidenzi una comunicazione aperta tra “un Noi ed un Altro collettivi in perenne ricostruzione,” così come nello specifico di un’isola il movimento ondulatorio del mare in effetti agevolmente suggerirebbe.

Titre

Insularità: note sul rapporto fra gli scrittori siciliani e la loro terra

Éditeur

CARTE ITALIANE, VOL. 10

Date

2015

Langue

Format

Pdf, pp. 171-189

Droits

Non libre de droits