Pirandello. La visione del mondo e la poetica
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[Extrait]
Luigi Pirandello
“La filosofia moderna ha mirato a spiegar l'universo come una vivente macchina, e s'è ingegnata di precisar la conoscenza che ne abbiamo. È poi passata a stabilire il posto dell'uomo nella natura, a interpretare la vita e a dedurne gli scopi. […] Ma questo spirito moderno è profondamente malato, non dà risposte e anzi si trasforma nell'"immagine d'un sogno angoscioso attraversato da rapide larve or tristi or minacciose, d'una battaglia notturna, d'una mischia disperata, in cui s'agitino per un momento e subito scompaiano, per riapparirne delle altre, mille bandiere, in cui le parti avversarie si sian confuse e mischiate” (Pirandello 1893, pp.189-203). Sarà il Decadentismo in letteratura a esprimere il rifiuto della visione positivista della realtà che si era rivelata ai loro occhi problematica e destrutturata, non quindi riducibile ad una visione monolitica e univoca; i moduli narrativi a struttura chiusa verranno sostituiti da forme narratologiche lontane da logiche formali sentite non adatte a rappresentare le plurime fenomenizzazioni della realtà. E’ il momento del romanzo a struttura aperta (Eco 1962), polipropsettico, che rifiuta in particolare il manzonismo, sia nella sua visione paternalistica, sia nelle scelte formali del narratore onniscente, che non solo tutto conosce, ma che anche tutto giudica dall’alto dell’acquisizione di una verità ultima data e conosciuta: l’arte rifiuta di farsi oggettiva rappresentazione della realtà storica e sociale. La letteratura prende atto della frantumazione della realtà, che è realtà complessa, non lineare e progressiva, non prevedibile; prende atto che le strutture narrative atte per descrivere l’unicità non sono adeguate a descrivere la molteplicità.
E’ il panorama culturale che fa da sfondo al testo plurimo di Dostoevskij (Calvino, 1988), in cui la parola non si esaurisce nella semplice funzione narrativa o descrittiva e non si reifica neppure per divenire oggetto della coscienza del’autore (Bachtin 1968); la parola si trova spiazzata nel suo rapporto con l’oggetto e si fa parola allocutoria e dialogica; i sistemi linguistico sintattici lineari lasciano il posto a “una molteplicità di soggetti, di voci, di sguardi sul mondo” (Calvino 1988, p.114). Nei romanzi di Dostoevskij non si vede il personaggio determinato in una prospettiva naturalistica da fattori causali e genetici, ma come il personaggio prende coscienza di sé, del suo non essere dato univoco e prevedibile come postulato da l’homme de la nature et de la verité di Rousseau (1762).
E’ il panorama culturale dello zeitromane di Svevo in cui al tempo narrativo lineare si sostituisce un’esperienza episodica del tempo, recuperato per blocchi di memoria giustapposti divergenti dal tempo del vissuto e dissestanti l’idea di unità e di progresso lineare del personaggio (Anselmi, Fenocchio, 2004). Il tempo sveviano è un tempo spogliato di qualsiasi elemento misurabile e che anzi ha perso ogni interesse per la misura (Ricoeur, 1984); al tempo si sostituisce il ricordo, un ricordo che corregge, che deve rimanere fluido (Gavezzani, 1985).
E’ il panorama culturale della demistificazione della realtà e dell’io di Pirandello nelle cui opere ci si presenta un uomo
non determinato da propri caratteri psicologici, da proprie individuali disposizione intrapsichiche, ma generato da ragioni, intenzioni e da costrutti mutuati dai contesti normativo simbolico, parte dei quali non sono nella testa dell’individuo, ma nello spazio interattivo che si viene a creare tra le persone (Salvini 1998).
Table des matières
1. Introduzione
2. Rimandi filosofici
2.1 L’io cubista: Binet
2.2 Il tempo: Bergson
2.3 La vita e la forma: Georg Simmel
3. Opere maggiori
3.1 L’umorismo (1908)
3.2 Novelle per un anno (1922)
3.3 I Romanzi
3.3. 1 Il fu Mattia Pascal (1904)
3.3.2 Uno, nessuno e centomila (1925)
3.4 Il teatro
3.4.1 Sei personaggi in cerca d’autore (1921)
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Titre
Pirandello. La visione del mondo e la poetica
Créateur
Éditeur
scienzepostmoderne.org
Date
2018
Langue
Source
http://www.scienzepostmoderne.org
Accéder au site (consulté le 27 juin 2022)
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