Description

Prima pellicola sonora italiana distribuita nelle sale cinematografiche italiane.
Film melodrammatico prodotto dalla Cines, liberamente tratto dalla novella di Luigi Pirandello "In silenzio" e diretto da Gennaro Righelli, che ne curò anche la sceneggiatura insieme a Giorgio C. Simonelli. Fu la prima pellicola sonora italiana distribuita nelle sale (la prima ad essere girata fu "Resurrectio" di Alessandro Blasetti, ma la precedenza venne data a "La canzone dell'amore" per considerazioni di carattere commerciale).

Principali interpreti: Dria Paola, Isa Pola, Elio Steiner, Mercedes Brignone, Camillo Pilotto, Olga Capri, Fulvio Testi.

La pellicola, realizzata contemporaneamente anche in versione tedesca e francese sotto la direzione dello stesso Righelli, batté tutti i record di incassi in Italia e si impose anche all'estero, soprattutto grazie alla canzone "Solo per te, Lucia" (scritta da C.A. Bixio), cui fa riferimento il titolo.

Melodramma sentimentale dai risvolti patetici, La canzone dell'amore era diretto al pubblico italiano piccolo-borghese che forniva la base e il sostegno del regime fascista del tempo. Il suo tono garbato e rassicurante, l'esaltazione di valori positivi di stampo cristiano e della virtù femminile suscitarono l'entusiasmo degli spettatori e decretarono il successo del film, uscito, pochi mesi più tardi, in due versioni estere: la prima in tedesco (Liebeslied, diretta da Constantin J. Davis), la seconda in francese (La Dernière berceuse, diretta da Jean Cassagne).

Il fortunato trinomio di amore, virtù ed evasione, colonna portante de La canzone dell'amore, venne in seguito riproposto in molte altre pellicole italiane di genere romantico-popolare prodotte agli inizi degli anni trenta. Fra queste un posto a parte meritano quelle dirette da registi di grande mestiere e perfetti conoscitori del proprio pubblico: da Guido Brignone ad Amleto Palermi, da Nunzio Malasomma a Mario Bonnard ed allo stesso Gennaro Righelli.

La canzone dell'amore si avvalse dell'opera del più celebre e prolifico compositore di musica leggera italiano del tempo: Cesare Andrea Bixio, il cui apporto al successo di questo ed altri celebri lungometraggi di quegli anni fu determinante (basti pensare alla celeberrima canzone Parlami d'amore Mariù, composta per il film Gli uomini, che mascalzoni... di Mario Camerini).

Il film è stato diretto da Gennaro Righelli, regista dalla personalità poliedrica, che aveva già all'attivo vari drammi popolari e garbate commedie sentimentali. Considerato un ottimo e scrupoloso artigiano, attento ai gusti del pubblico, venne preferito da Stefano Pittaluga, patron del gruppo Pittaluga - Cines, al più dotato ma ancora poco esperto Alessandro Blasetti, di quattordici anni più giovane, per il lancio sul mercato nazionale del primo film sonoro italiano.
Il cast è stato sapientemente selezionato dal produttore Pittaluga (coadiuvato da Gennaro Righelli) che attinse a piene mani nel vivaio delle giovani promesse del cinema italiano. Fra queste va segnalato il piemontese Elio Steiner, che aveva avuto modo di farsi conoscere pochi mesi prima nel film Assunta Spina, anche se in una parte non di primissimo piano, accanto alla fascinosa Rina De Liguoro, la «contessa» del cinema muto italiano. Lo affiancavano due fresche e vivaci ventunenni: Dria Paola ed Isa Pola, entrambe con pochi film all'attivo ma talentuose. Completavano il cast un gruppo di esperti comprimari: Camillo Pilotto, Olga Capri e Mercedes Brignone (sorella del regista Guido). Elio Steiner in particolare venne definitivamente lanciato da La canzone dell'amore imponendosi come uno fra i più celebri attori cinematografici italiani della prima metà degli anni trenta.