Description

Synthèse historique du passage de la ville de Nice de la domination italienne à l'annexion française.

In seguito dell'annessione alla Francia di Nizza nel 1860, parte della popolazione scelse di emigrare nel nuovo Stato italiano. Su un totale di 44.000 abitanti, emigrarono in Italia oltre 11.000 persone. La parte dei nizzardi che decise di rimanere subì un processo di francesizzazione coatto - rigettato in quegli anni dai nizzardi - che provocò molto risentimento contro i francesi. Gli irredentisti italiani si fecero portavoce di questo rigetto tramite il loro capo, il nizzardo Giuseppe Garibaldi. Nel 1871, con la proclamazione della Terza Repubblica in Francia, nelle elezioni politiche tenutesi l'8 febbraio, Giuseppe Garibaldi venne eletto all'Assemblea Nazionale di Bordeaux, insieme ai nizzardi Luigi Piccon e Costantino Bergondi, con il preciso mandato di far abrogare il Trattato di Torino del 1860 con cui la Contea di Nizza era stata ceduta a Napoleone III. Nelle elezioni politiche le liste filo-italiane ebbero 26.534 voti su 29.428 voti espressi. In risposta, il Governo repubblicano francese inviò nel nizzardo 10.000 soldati. Essi chiusero il giornale pro-italiano Il Diritto ed incarcerarono molti irredentisti italiani di Nizza. Subito la popolazione del nizzardo reagì e dall'8 al 10 febbraio si sollevò, ma ebbe la peggio nei confronti delle truppe francesi. Si ebbero molti imprigionati e feriti, secondo lo storico Giulio Vignoli. Il 13 febbraio 1871, al deputato Garibaldi fu impedito di parlare davanti all'Assemblea Nazionale e presentò le dimissioni. Successivamente e fino alla fine del secolo, oltre all'espulsione di vari cittadini di Nizza moderatamente favorevoli all'Italia ed al suo Risorgimento, si ebbe un rafforzamento del processo di francesizzazione in tutta l'ex provincia di Nizza sabauda, con la chiusura di tutti i giornali in lingua italiana (come la rinomata La Voce di Nizza) e con la completa francesizzazione dei toponimi del Nizzardo. La storia dei Vespri nizzardi del 1871 venne raccontata da Enrico Sappia nel suo libro Nizza contemporanea, pubblicato a Londra e bandito in Francia. (wikipedia)

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Documents Villes

Titre

Quando Nizza era italiana (piemontese) e come passò alla Francia

Titre Alternatif

Quand Nice était italienne (piémontaise) et comment elle devint possession française

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Date

2022

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Couverture temporelle

Source

Accéder sur YouTube (consulté le 28 février)

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