Description

La Tammurriata nera è una canzone napoletana scritta nel 1944 da Edoardo Nicolardi e arrangiata sulla musica del suo consuocero E.A. Mario. La Tamurriata è anche un genere di danza campano caratterizzato dall’uso di tamburi e tamburelli.
‘Tammurriata nera‘ è una canzone classica napoletana; racconta uno spaccato di vita della città di Napoli all’indomani della Seconda guerra mondiale. La musica è allegra, scandita dal ritmo vitale del tamburo, ma il testo va a toccare dei temi molto delicati.

La canzone è uno dei pilastri della tradizione napoletana ed è stata portata in scena in giro per il mondo da illustri artisti come Renato Carosone e Roberto Murolo. Il maestro Nicolardi scrisse il testo ispirandosi ad un avvenimento realmente accaduto. Raccontò con ironia e con un bel gioco di parole una condizione sociale che vide protagoniste le donne durante la seconda guerra mondiale nel periodo dell’occupazione americana. Scopriamone insieme la storia ed il significato. La storia de la Tammurriata Nera Il poeta, paroliere e giornalista italiano Edoardo Nicolardi scrisse lo storico testo de la Tammurriata Nera dopo aver assistito ad una scena insolita all’interno dell’ospedale Loreto Mare, di cui era dirigente amministrativo. Una giovane donna partorì un nascituro dalla pelle scura, indice del fatto che fu concepito da un soldato afro-americano. Fu un avvenimento che destò scalpore, all’epoca si gridò allo scandalo. Gli alleati americani entrarono a Napoli il 1° ottobre del 1943, al termine delle famose Quattro Giornate. Il periodo di occupazione, prima della liberazione del 25 aprile 1945, durò ben 18 mesi. Questi non furono facili, soprattutto per le donne. La Tammurriata Nera racconta di tutti quei giovani e spaventati corpi femminili che sono stati violentati e forzati a rapporti sessuali con i soldati afro-americani. Lo scrittore Alberto Moravia raccontò questa condizione di sopruso nelle pagine del suo romanzo “La ciociara”, il cui ha trovato il suo adattamento cinematografico nell’omonimo film diretto da Vittorio De Sica e con star Sophia Loren.
Il significato Gli autori e arrangiatori della canzone hanno voluto denunciare socialmente questo fenomeno che ha interessato le donne napoletane duranti quegli anni storicamente difficili. A cantare è proprio il coro popolare che guarda con stupore e che giudica negativamente tutte quelle donne madri di bambini allora ritenuti bastardi e impuri. Si tratta di una canzone polifonica in cui emergono tutti i pregiudizi della gente del volgo. La Tammurriata Nera è una canzone razzista e lo si può constatare nei suoi versi. “Séh! gira e vota, séh… Séh! vota e gira, séh… Ca tu ‘o chiamme Ciccio o ‘Ntuono, Ca tu ‘o chiamme Peppe o Giro, Chillo, o fatto, è niro, niro, Niro, niro comm’a che!”. Gli spettatori ironizzano su quanto è accaduto e spiegano che, nonostante la donna cerchi di offrire spiegazioni e chiami il bambino con un nome italiano, resta di fatto la sua pelle scandalosamente scura.
L’apice dell’ironia è stata raggiunta con la versione della Nuova Compagnia di Canto Popolare. Una delle strofe finali del canto popolare recita “E levate ‘a pistuldà uè / e levate ‘a pistuldà, / e pisti pakin mama / e levate ‘a pistuldà”. Risulta inutile cercare una corrispondenza in italiano perchè si tratta di versi popolarmente napoletanizzati e storpiati della canzone e Pistol Packin’ Mama di Al Dexter , la quale conquistò i primi posti nelle classifiche Usa del 1943. Era molto cantata e amata dai soldati americani, infatti i napoletani la conobbero proprio in quel periodo.
All’interno della canzone vi sono anche altri riferimenti alle pistole dei soldati: “E ‘a femmena è restata, Sott”a botta, ‘mpressiunata…/ Séh! na guardata, séh…/ Séh! na ‘mpressione, séh…/ Va’ truvanno mo chi è stato/ Ch’ha cugliuto buono ‘o tiro”.  In questa parte viene descritto il momento del concepimento, avvenuto in modo furtivo e senza sentimento. I popolani, infatti, si chiedono chi tra i tanti americani potrebbe essere il padre del bambino. (Source grandenapoli.it consulté le 2 juillet 2024)

Cinq ans plus tard, le récit de Malaparte, La Peau, fit scandale. La Tammurriata nera est, devenue l'hymne des fligli della guerra. D'une certaine façon, l'œuvre de E.A Mario et Edoardo Nicolardi a fait catharsis.

[Paroles en napolitain]

Io nun capisco, ê vvote, che succede...e chello ca se vede,nun se crede! nun se crede!E' nato nu criaturo niro, niro...e 'a mamma 'o chiamma Giro,sissignore, 'o chiamma Giro...

Séh! gira e vota, séh...
Séh! vota e gira, séh...Ca tu 'o chiamme Ciccio o 'Ntuono,ca tu 'o chiamme Peppe o Giro,chillo, o fatto, è niro, niro,niro, niro comm'a che!...

'O contano 'e ccummare chist'affare:
"Sti fatte nun só' rare,se ne contano a migliara!A 'e vvote basta sulo na guardata,e 'a femmena è restata,sott"a botta, 'mpressiunata..."Séh! na guardata, séh...Séh! na 'mpressione, séh...Va' truvanno mo chi è statoch'ha cugliuto buono 'o tiro:chillo, 'o fatto, è niro, niro,niro, niro comm'a che!...

Ha ditto 'o parulano: "Embè parlammo,
pecché, si raggiunammo,chistu fatto nce 'o spiegammo!Addó' pastíne 'o ggrano, 'o ggrano cresce...riesce o nun riesce,sempe è grano chello ch'esce!"Mé', dillo a mamma, mé'...Mé', dillo pure a me...Ca tu 'o chiamme Ciccio o 'Ntuono,ca tu 'o chiamme Peppe o Giro,chillo...'o ninno, è niro, niro,niro, niro comm'a che!...

[Paroles en italien]

Io non capisco a volte che succede
e quello che si vede non si crede
è nata una creatura è nata nera,
e la mamma lo chiama Ciro, sissignore, lo chiama Ciro.
Seh volta e gira seh
seh gira e volta seh
che tu lo chiami Ciccio o Antonio
che tu lo chiami Peppe o Ciro
il fatto è che quello è nero nero, nero nero come quelli…

Ne parlano le donne di quest’affare:
“Queste cose non sono rare, se ne vedono migliaia!
A volte basta solo una guardata,
e la donna è rimasta impressionata per lo sparo!”
Seh, una guardata, seh
seh un’impressione seh
vai a trovarlo adesso chi è stato
chi ha preso bene la mira
il fatto è che quello è nero nero, nero nero come quelli…

E dice il venditore ambulante: “Su, parliamo,
perché se ragioniamo questo fatto ce lo spieghiamo.
Dove si semina il grano, il grano cresce,
riesce o non riesce sempre grano è quello che esce.”
Meh, dillo a mamma, meh
meh, dillo pure a me
conta com’è successo il fatto
Ciccio, Antonio, Peppe, Ciro
il fatto è che quello è nero nero, nero nero come quelli…

Seh, una guardata, seh
seh un’impressione seh
vai a trovarlo adesso chi è stato
chi ha preso bene la mira
il fatto è che quello è nero nero, nero nero come quelli…

Le signorine di Capodichino
fanno l’amore coi marocchini,
i marocchini si lanciano innanzi
e le signorine restano con la pancia davanti

American Express,
dammi il dollaro ché vado di fretta,
che sennò viene la ‘police,
mette le mani dove vuole lui.

Ieri sera in piazza Dante
il mio stomaco era vuoto,
se non era per il contrabbando
io ora già stavo al camposanto.

(storpiatura canzone: Lay that pistol down, babe,
Lay that pistol down.
Pistol packin’ mama,
Lay that pistol down).

Le signorine napoletane
fanno i figli con gli americani,
ci vediamo oggi o domani
in mezzo a Porta Capuana.

Le sigarette per papà
le caramelle per mamma,
il biscuit per il bambino
e due dollari per le signorine.

E Churchill, quel vecchio pazzo
si è rubato i materassi,
e l’America, per dispetto
gli ha fregato i peli dal petto.

Ieri sera mangiavo bucce
coi capelli sulle orecchie,
i capelli, i capelli
e il decotto di camomilla…

il decotto, il decotto
e la frisella con la carne cotta
la frisella, la frisella,
e lo zio frate c’ha la rogna…

Io nun capisco ‘e vvote che succede… : La canzone ha uno svolgimento corale: riporta le voci del popolo come le capterebbe un passante che passasse per il rione in quel momento, con le donne che fanno un po’ di pettegolezzi mentre sono al mercato.

è nato nu criaturo è nato niro… alcuni percepiscono questa canzone come ‘razzista’, ma in realtà l’intenzione dell’autore era proprio tutt’altro che razzista, anzi: voleva lodare la decisione di quella mamma di tenersi il bambino; in un’epoca in cui già era motivo di vergogna che una ragazza diventasse madre senza essere sposata, di certo la sua era una scelta molto coraggiosa e controcorrente, che andava proprio contro certi pregiudizi anche razziali.

S”o contano ‘e cummare chist’affare …: secondo il detto popolare, una donna in gravidanza non deve prendere spaventi, sennò il bambino potrebbe risentirne e nascere, ad esempio, con delle macchie, o altre alterazioni della pelle; perciò ci sono alcune donne che si spiegano così il colore più scuro del bambino; altre invece non sono convinte e intuiscono che il motivo vero sia un altro, anche se non lo dicono esplicitamente, e cioè che sia nero perché è figlio di un soldato americano di colore.

E dice ‘o parularo, embè parlammo…: ‘o parularo è un contadino che proviene da fuori e che viene in città a vendere i prodotti delle sue terre; si chiama così perché si fa largo tra le strade della città gridando delle frasi per richiamare la clientela.

E levate ‘a pistuldà….: questa strofa riporta, storpiandola, una canzone in inglese che era di moda all’epoca, e che i soldati americani cantavano spesso tra loro; non conoscendo quella lingua, i napoletani la capivano in questa maniera.

Sigarette papà, caramelle mammà…: questi sono i dialoghi tra napoletani e soldati americani, quando avviene il contrabbando, e per avere dei soldi o qualcosa da mangiare le ragazze si prostituiscono.

Aieressera magnai pellecchie… si è partiti con il bambino ma gradualmente il cibo diventa l’argomento dominante di conversazione; in effetti la vicenda del bambino nato nero fa scalpore, ma poi neanche più di tanto; la gente vede quello che sta succedendo, si rassegna ai cambiamenti in atto, e capisce che il problema vero non è di che colore sia la pelle di un figlio; il problema vero è non avere da mangiare, è la miseria che ha portato la guerra.

Collection

Documents Villes

Titre

Tammurriata Nera

Titre Alternatif

Tamburrata nera

Éditeur

Casa Editrice La Canzonetta

Date

1944

Format

4mn 53'

Source

Droits

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