Description

[Résumé]
Il contributo si pone l’obiettivo di analizzare gli articoli pubblicati sulla rivista «Teatro moderno» all’altezza del 1904. Agli inizi del xx secolo, infatti, una serie di commediografi (Scarpetta, Russo, Costagliola, Bracco) riflettono, dalla colonne della citata rivista, su una proposta di Salvatore Di Giacomo, il quale aveva ipotizzato – sulla scia del successo del teatro siciliano – la creazione di una compagnia stabile in dialetto napoletano con un suo specifico repertorio. È uno squarcio nell’ambiente partenopeo, perché spinge gli scrittori a interrogarsi su diverse questioni. Quale Napoli deve mettere in scena questa ipotetica compagnia? Quale è la specificità e la particolarità del teatro napoletano rispetto a quello siciliano o a quello di altre realtà regionali? Si disegna, attraverso l’analisi di questi articoli, una mappa delle diverse idee di ‘teatro in napoletano’, nella quale emergono soprattutto le posizioni contrastive di Bracco e Scarpetta.

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Titre

«Viviamo in due Napoli»: Bracco e la drammaturgia napoletana a inizio Novecento

Titre Alternatif

in "RIVISTA DI LETTERATURA TEATRALE", N°4

Éditeur

Fabrizio Serra Editore

Date

2011, n°4

Langue

Format

Article scientifique, pp. 143-152.

Identifiant

ISSN 1973-7602.

Droits

Non libre de droits