Luglio
Description
In questo quadro, come in molti altri, la figura femminile nella sua funzione di madre domina tutto il campo, insieme ala calura estiva e al flusso di figli e nipoti che segua la grande matrona che, ovviamente, porta due bambini in braccio come una …. Sembra un esodo biblico, una uscita dal Mar Rossa, ma è solo una risalita dal bagnasciuga! La monumentalità della composizione contrasta volutamente con la banalità e semplicità del soggetto. Ma il sollievo del camminare nel caldo afoso di luglio sul bagnasciuga è reso tutto la pennello di Tito che usa toni ocra e verdastri per rendere l’afosa aria del mare su cui però non si percepisce aleggiare una significativa brezza. Se il caldo rappresenta la fonte della “sofferenza” relativa del gruppo famigliare, Tito sottolinea ancora una folta che il legame e la solidarietà all’interno del clan permette di superare anche questa difficoltà. Avrete certo notato che anche qui gli uomini non hanno ruolo, addirittura non ci sono, perché il ruolo educativo e ricreativo era affidato completamente alle donne, ovviamente vigendo una chiara distinzione dei ruoli tra lavoro ed educazione. Inutile dire che anche su questo punto il Pensiero Dominante ha avuto la meglio nello snaturare le funzioni naturali nella famiglia. Se questi quadri ci stupiscono è anche perché essi ci trasmettono nel profondo e implicitamente una idea di Vita sana, non deformata da degenerazioni indotte dal PUD e in piena armonia con la Natura.
“Luglio è avvolto dalla calura estiva che rallenta i movimenti e rende questa scena di tono monumentale. Sulla marina del Lido si è offerta all’artista una situazione di accecante luminosità, in sintonia con gli interessi in questi anni volti alla sperimentazione degli effetti luminosi sulle calde gradazioni del giallo. Tale interesse Tito l’aveva sviluppato dunque ben prima della II Biennale, quando fu accusato di febbre nordica per quadri come Sulla Laguna, Estate, Settembre colpiti dalle luci giallo-turchine. Le opere che cinque anni prima accompagnarono questa alla Terza Triennale di Brera, il Lago di Alleghe, Bolla di Sapone e la Sera, avevano infatti già mostrato al pubblico italiano quanto durante i suoi soggiorni a Vienna e a Monaco, Tito avesse imparato a “gustare quel che di più eletto” offriva l’arte europea come osservava Dino Mantovani nel 1898. Egli avanzava anche una considerazione importante riguardo al passaggio di Tito dalla fase aneddotica favrettiana a scenari che raffiguravano, nel l’atmosfera al culmine dei suoi effetti, figure e cose nella maggiore intensità del loro carattere. Queste considerazioni si accordano a quelle di Ojetti e Pica, che osservavano allora una generale attenuazione del più severo naturalismo, oggettivo, per “interpretare” la natura, così che, scriveva Ojetti nel 1897,”il pittore oggi deve rendere sulla tela il significato degli aspetti, avendo egli occhi e mani solo acciò sieno strumenti allo spirito”.
Tito ritorna dopo studi e ricerche trasformato da non riconoscerlo più, scriveva anche Raffaello Barbiera, dato che la spiaggia nella calura estiva, oppure La Sera mentre sorge la luna, sono vedute invase da un luminismo sottile e avvolgente alla francese. L’idea. poi, di ritrarre marine immerse dai toni acidi giallo-turchini doveva senza dubbio avergliela suggerita Kreyer, autore nel 1892 del quadro Piccoli bagnanti, e le cui spiagge di aitanti nuotatori nordici, non mancavano mai nelle esposizioni internazionali. li nostro artista, allora disegnatore corrispondente dello”Scribner’s Magazine”, deve aver rivisto queste immagini norvegesi nel bagno estivo di alcuni scugnizzi napoletani che nello stesso anno di Piccoli bagnanti disegnava per un saggio della rivista americana negli stessi modi compositivi del pittore norvegese. Tuttavia allo stesso tempo Luglio offre invece una rappresentazione cadenzata, non aerea e mobile come quelle di Kreyer: forse i movimenti sono resi lenti dalla calura, e le figure sembrano antiche vestali come quelle michettiane a cui si addicono le parole di Somarè: “florido festone di nudità grondanti” che emerge dalla spiaggia del Lido (Ximenes su “L’illustrazione Italiana” lo pubblicava col titolo Al Lido). La ragazzina che indossa il cappello di paglia sembra la stessa modella della Bolla di Sapone, osservazione che indica una datazione per il quadro, firmato, ma non datato, con la stessa cifra tondeggiante con cui Tito ha firmato il quadro citato e il Lago di Alleghe del 1893.
Soltanto quattro anni più tardi l’artista si cimenterà di nuovo nello stesso soggetto, intitolato ora Estate, ma affollato di figure nude e in movimento che godono della sensazione di libertà offerta dalla natura. Un quadro che doveva comunque apparire eccentrico ed eccessivo alla li Biennale e che doveva venire acquistato per la propria collezione personale da un amatore dell’arte di Tito, il barone Franchetti, che con il suo premio contribuirà al costituirsi del nucleo originario della Galleria veneziana.
Non rimaneva più niente della classicità posata di Luglio, ancora partecipe dei riferimenti alla cultura tedesca che Tito frequentava nei primi anni Novanta e alle marine dei sogni classici nei cui bagliori si riflettevano i lattei marmi di Alma Tadema e affini. Nell’Estate, commentato come una delle opere più innovative alla Biennale dai pubblicisti tedeschi che avevano nel 1897 ormai assistito alla Secessione di Monaco, il motivo è quello di un bagno integrale e naturalistico da estremo vitalismo nordico, in sintonia con le nude di Zorn, che si immergono nei fiumi dei boschi svedesi, artista di cui Tito era amico e di cui tracciava il ritratto nel libro degli ospiti di Isabella Gardner, proprio nel 1894, l’anno della presenza rinnovata della sua arte alla mostra di Milano dove esponeva questo quadro”. (AA. VV., Ettore Tito 1859-1941, Catalogo della Mostra a lui dedicata nel 1998 alla Fondazione Cini, Electa 1998, p. 206). (Source diarteedibellezza.wordpress.com, consulté le 9 octobre 2024)
Contenus liés
Cette page n'est en relation avec aucune autre
Titre
Luglio
Titre Alternatif
Juillet
Créateur
Éditeur
Trissino, Fondazione Progetto Marzotto (IT)
Date
1894
Droits
Non libre de droits