Description

[Extrait]
Siamo a metà strada tra le macerie della guerra e i sogni facili del boom che sta per arrivare, e due famiglie del popolo, romanissime e coloritissime, marciano verso lo stabilimento gremito della domenica rovente. Trattasi di proletariato mutante in minuta borghesia, voglioso di caldo, di sole e soprattutto di piccole soddisfazioni. Sono gli abitanti di Domenica d’Agosto di Luciano Emmer, del 1950, e di La famiglia Passaguai di Aldo Fabrizi, del 1951; chen partecipano all’assalto della spiaggia col bus strapieno e le fettine panate, col caldo, col cocomero e la cabina per cambiarsi. Tutto il giorno in mezzo agli altri centomila del “tutti al mare” la domenica, per rincasare stanchi morti la sera, più che altro per sentirsi parte del dolce benessere collettivo nascente. Soddisfatti per essersi gustati un primo assaggio di ciò che diventerà col tempo il miracolo economico italiano.

Quel bagnasciuga di tutti, con schiamazzi e secchielli, tuffi e tonde e magre pance nude, tintarelle, partitelle, ciambelle e piccole onde, simboleggia un nuovo status sociale: è la nuova società che avanza, che sgomita per un metro quadrato di sole, come mostra chirurgicamente una importante commedia del 1954: La spiaggia di Alberto Lattuada, zuppa acida e bollente di vizi e di pochezze umane alle prime luci del consumismo, coralità di ipocrisia e di perbenismo lungo un’assolata riviera ligure. Film notevole, corposo anticipo di quella commedia all’italiana che saprà fotografare magnificamente, con l’entrata negli anni Sessanta, il luglio e l’agosto della nuova Italia industrializzata.

Il sorpasso di Dino Risi, del 1962, taglia in pieno l’estate italiana, si affaccia sui litorali laziali e toscani che ballano il twist e gustano zuppe di pesce, che accendono i motoscafi parlando di affari e denaro. Civitavecchia, Castiglioncello, fino quasi a Livorno, con un sacco di gente che parte e che arriva, che si tuffa e ordina da bere seduta su una sdraio.

Anche Una vita difficile, altro capolavoro di Risi, altra fotografia preziosa del boom economico italiano – di un solo anno precedente a Il sorpasso – filma l’estate rovente di inizio decennio. Siamo sul bagnasciuga di Viareggio, stracolmo di anime coi piedi nell’acqua, di bimbi che scavano le buche e di giovanotti neri come il carbone. Si respira una confusa euforia, serpeggia il disordine di una finta allegria che si fa vera amarezza nel terzo capitolo della trilogia risiana sulla spiaggia e sul boom economico italiano: L’ombrellone, del 1965, ambientato tutto a Riccione, quando si sentono già i primi morsi della congiuntura e l’atmosfera è quella di una festa appena terminata.

Titre

Tutti al mare, anche nei film!

Date

24/07/2017

Langue

Place

Couverture temporelle

Format

Site web

Source

Città Nuova. Cultura e informazione, Accéder au site (consulté le 7 juin 2022)

Droits

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