Description

[Recensions Unilibro a cura di Alex Toppi]
Il Teatro è una vignetta vivente, gli attori sono impostori o - alla meglio - dei traduttori fallaci e, dunque, il povero autore non può che disperare dinnanzi ad una messa-in-scena della propria opera: quale abuso, quale violenza, quale condanna è per lo scrittore vedere in ribalta il proprio testo tradito! Pirandello lo si pensa uomo di teatro e, del teatro, diletta espressione carnale. Mai vi fu più grave errore esegetico nei suoi riguardi. Certo, fin da ragazzo, aveva cercato l’accesso sui palchi. Certo, è fondatore della Compagnia d’Arte di Roma. Certo, quali primizie incarta per interpreti e spettatori. Eppure...eppure Pirandello ha disistima del "teatro teatrale" ovvero d’un insieme di pelandroni mediocri che occupano e rioccupano i palcoscenici con le loro quinte di cartone, con le loro finestre di plastica, con i loro ritratti posticci, con i loro fiori di stoffa ed ha - ancor di più - in spregio un teatro altro da quello che si presenta alla mente e in mente s’agita, prende forma e voce, pretende il suo ruolo, col ruolo pretende la trama, con la trama pretende la scena. Il teatro di Pirandello, il teatro veramente amato da Pirandello, sta tra le tempie dell’autore: lì si presentano i personaggi a reclamare il proprio spartito. Questa sorprendente concezione del rapporto tra Pirandello e il teatro (come arte, come pratica, come mestiere) è - in forma ancora più ardita, in forma complessa e completa - esposta da Vicentini in ’Pirandello, il disagio del teatro’. Libro che muta la maniera in cui si leggono e rileggono le opere dell’autore di Girgenti, merita spazio sugli scaffali di chi ama il teatro ed ama Pirandello che, invece, il teatro...

Titre

Pirandello e il disagio del teatro

Titre Alternatif

Pirandello et le malaise du théâtre

Créateur

Éditeur

Marsilio editore

Date

1/01/ 1993 1°ed., (1997 2ème, 2001 3ème)

Langue

Format

Essai critique, 21 x 14.5 cm, 224 pages

Identifiant

EAN: 9788831765817

Droits

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