Description

Il saggio propone, nella prima parte, una disamina lucida e originale del rapporto tra paesaggio e letteratura, soffermandosi sul secondo Ottocento. La seconda parte, invece, è una documentata e puntuale analisi delle dodici "Novelle Rusticane" di Giovanni Verga, evidenziando la funzione narrativa e ideologica assegnata da Verga al paesaggio.

[Résumé éditeur]
Ripartito in due parti, il saggio propone nella prima una disamina lucida e originale del rapporto tra paesaggio e letteratura, soffermandosi in particolare sul secondo Ottocento, problematico momento di transizione dalla concezione romantica in cui il paesaggio rispecchia lo stato d’animo e il vissuto dei personaggi ai molteplici aspetti che esso assume nel Novecento. Nella seconda parte, la documentata e puntuale analisi delle dodici Novelle rusticane evidenzia la funzione narrativa e ideologica assegnata da Verga al paesaggio, metafora della propria Weltanschauung. “Sfinge misteriosa” con un “carattere di necessità fatale” (Di là del mare) il paesaggio nelle Rusticane è abitato da “fantasmi passeggieri”, umili protagonisti di piccole vicende sulle quali si abbattono il potere della Natura (Malaria, I galantuomini, Gli orfani) e della Storia (Libertà, Il Reverendo, Cos’è il Re), espressioni della visione materialistica ed economicistica (La roba, Pane nero) di Verga

Titre

La poetica del paesaggio nelle Novelle rusticane di Giovanni Verga

Créateur

Éditeur

Biblioteca della Fonsazione Verga, Euno edizioni, Serie Studi

Date

14/06/2017

Format

12.9 x 21.2 cm, 360 pages

Droits

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