Description

La prima affermazione pubblica dei macchiaioli si ebbe a Torino nel 1861, in occasione dell’annuale esposizione della Società Promotrice di Belle Arti. Le opere di Telemaco Signorini e Vincenzo Cabianca vennero qui aspramente criticate e discusse per l’utilizzo sovversivo di luci e cromie. I dipinti e i disegni di Antonio Fontanesi, vicini ai brani di naturalismo francese, incontrarono invece il gusto della critica, anche in occasione dell’Esposizione fiorentina dello stesso anno.
Tra gli anni Cinquanta e Sessanta la sperimentazione della macchia è accompagnata dal rinnovamento dei soggetti politici, storici e paesaggistici in linea con i cambiamenti sociali e culturali di un momento storico estremamente vivace per il nostro paese. Il paesaggio diviene un tema ricorrente nella poetica artistica macchiaiola, tale scelta fu dettata da un radicale desiderio di rinnovamento del tradizionale repertorio accademico accompagnato da una nuova sensibilità nei confronti del mondo naturale.
L’arte della macchia nacque a Firenze, dove i giovani artisti del Caffè Michelangiolo, luogo cosmopolita e vivace nato nel 1848, ne misero a punto le linee guida. Animati dalla volontà di un totale rinnovamento linguistico, i giovani artisti dell’Accademia erano influenzati dalla diffusione, fin dagli anni Quaranta, del pensiero positivista e del suo approccio scientifico alla realtà. Il nuovo linguaggio pittorico era volto ad una rappresentazione della realtà finalmente svincolata dai dettami romantici (retti dal connubio natura-sentimento) e legata solamente a regole e convenzioni formali e rigorose. Ben presto la nuova corrente divenne il simbolo della modernità inaugurando una nuova fase nella pittura italiana.

Titre

Marina di Viareggio

Éditeur

Museo di Piacenza (IT)
Collezione privata
Exposition Paesaggi. Pretesti dell'anima. Visioni e interpretazioni della natura nell'arte italiana dell'Ottocento, Pavia, Castello Visconteo, 20/11/2004 - 3/04/2005.

Date

c. 1860

Format

Huile sur toile, 20,7 x 48,5 cm

Droits

Non libre de droits